IL MESSIA ORATORIO DI FEDERICO HÀNDEL IL MESSIA ORATORIO A QUATTRO VOCI IN LINGUA INGLESE POSTO IN MUSICA NEL Ijfo L DA mwi® pam IN STRUMENTATO DA MOZART E RIDOTTO IN ITALIANO PER SERVIRE ALLA STESSA MUSICA DA ESEGUIRSI JNELL* I. R. CONSERVATORIO COI TIPI DI LUIGI DI GIACOMO PIROLA MDCCCXLIII. AVVERTIMENTO I molti gravissimi difetti della presente Poesia italiana sono da at- tribuirsi alla necessità assoluta in cui si trovò il Traduttore di atte- nersi servilmente al testo inglese, non tanto per riguardo al senso letterale, quanto per riguardo alla forma e misura del verso, affin- ine le parole italiane potessero meglio adattarsi alla musica che il celebre H'àndel scriveva sulla poesia originale inglese. // virgolato si ommclle per brevità, PARTE PRIMA RECITATIVO (con accompagnamento). onfórtati, o mio gregge, Dice il tuo Dio : Ite a Sionne apporta tor' di pace; Gridate a lei: Placato alfine io sono, Il tuo peccato è tolto, io ti perdóno. La voce udite, Che grida nel deserto: Apparecchiate del Signor la via; Diritto un calle a Dio nell' ermo aprite, Aria. Già la valle al ciel si estolle, China il colle — il dorso alpin; Già lo stretto e torto calle Si fa retto ampio cammin. Coro. Tutta allor di Dio possente L'alta gloria apparirà; Ei l'ha detto, e mai non mente, Ogni carne la vedrà. < 4 )> Recitativo e Aria. Disse il gran Dio delle battaglie: Attendi, E tosto io scorrerò il ciel, la terra, I campi e Y onde; Io scuoterò tutte le genti E la speranza comun verrà. II Re che voi cercate Nel tempio suo già viene; E messagger del patto, Vostra speranza e cura Già vien, il Dio delle battaglie il giura. Ma chi non agghiaccia Pensando a quel giorno; Ma chi la sua faccia Mirare potrà? Siccome la fiamma Commossa dal vento, Che prova l'argento, Che mondo lo fa; Quel guardo divino Di tutte le cose, Più arcane, più ascose, Il vero saprà. Coro. Ei mondi renderà di Levi i figli. Onde offrir possano Al Dio verace Immacolata e pura ostia di pace. o( 5 )o Recitativo. Ecco, una vergine sarà feconda, E darà in luce un figlio, E il chiamerà Emmanuele, Iddio con noi. «O tu che ascendi il monte «Fin sulla vetta — affretta il piè; «O tu che a Sólima «Rechi allegrezza, «Tua voce innalza, «E grida e incalza «Senza timor. «Dicendo a Giuda, «Al popol mio: «Ecco il tuo Dio, «Ecco il Signor; «Fa cor, serenati, «U Sol spuntò, «La gloria del Signor «Già t'irraggiò. Coro. O tu, che annunzii Gioja a Sionne, A Sólima allegrezza, Fa cor, dicendo al popol mio: Ecco il tuo Dio; * La gloria del Signor Già t' irraggiò. \ -o( 6 )o RECITATIVO (con accompagnamento). Ecco le tenebre La terra coprono; Involve i popoli Densa caligine; Ma il Signor sorgerà sulla sua fronte, E fla sua gloria a te dintorno sparsa: Trarran le genti al lume, E i Regi allo splendor di tua comparsa. Aria. La gente ch'errava Nell'ombra fallace Repente una face Risplender mirò. E al popol che giace Fra Torride e smorte Campagne di morte La luce spuntò. Coro. O leggiadro e bel Bambino, Che per noi dal ciel scendesti! O immortai Figlio divino ! O Bambin leggiadro e bello, Che per noi mortai nascesti, Sul tuo dorso il principato Sorgerà sublime ognor. -o( 7 )> Appellerannoti Savio, ammirabile, Padre de' secoli, Dio forte, e principe Di pace e amor. RECITATIVO (co« accompagnamento}. Desti i pastori all' aperta campagna Il caro gregge La notte custodivano , quand' ecco Il messo del Signor sovr' essi venne, Lo splendore divin li circonfulse E forte paventar: l'Angelo allora Lor disse: Non temete, Messagger d' alta letizia io vengo Al mondo intero. E nato a voi in questo dì , Nella città di David Un Salvator che è Cristo, il vostro D E sùbito con l' Angelo s' udio Pieno concento di celesti schiere Dio lodanti e dicenti : Coro. Gloria al Signor nel Cielo, E pace in terra, E buona volontade In ogni cor. -c( 8 )o Recitativo. 55 Serena ornai le ciglia, ?5 0 figlia — di Sionne: ?5 Prorompi in liete laudi, 55 Gerusalemme, e plaudi, ?5 Già viene il tuo Signor. >5 II giusto, il possente, 55 Che salva la gente, >5 A tutti di pace 55 Verace - — dator. 55 Allora il cieco schiuderà sue luci, 55 E fia che il sordo apra l'orecchio ed oda, 55 Salta lo storpio rapido qual cervo, 55 Ed il muto la lingua al canto snoda. Aria. 5? Ei pascerà sua greggia 55 Qual tenero pastore, 55 Gol cenno del suo braccio » Gli agnelli adunerà : 55 Ei l'agnellino amato 55 Raccoglierà nel sen, 55 Le gravi del portato 55 Pietoso Ei porterà. 55 Voi tutti a me venite, >5 Che affanno al core avete, 55 E posa troverete « All' affannato cor. < 9 >> js Piegate di buon grado collo al giogo mio, »E siate umi'l com' io j?Son umile di cor. 5; Il peso non è grave, «Il giogo aspro non è; »Ma peso egli è soave, «Ma giogo egli è d'amor. Coro. »E peso soave — E giogo d' amor * PARTE SECONDA Coro. iu se' l'Agnel di Dio, Che nostre iniquità Tutte cancellò. ÀRIA. Deriso, disprezzato, Rifiuto de' mortali, Son nato a tutti i mali, Son l'Uomo del dolor. Oftersi a' colpi le membra ignude, Le guance all'ugne taglienti e crude Del mio spietato persecutor. La faccia non celai all'onte, ai sfregi. Coro. Certo i nostri languori Egli sostenne Certo i nostri dolor' sopra sè tolse: Lui vulnerar le nostre iniquitadi, Attrito fu pei nostri delitti. ^( 12 )> Di nostra pace il prezzo Egli scontò, Le sue ferite Ne risanò. Disperso Po vii, Errando ognuno andò Declinò seguitando Il suo desir. E Iddio sull'innocente Pose le colpe Di tutta la gente. Recitativo. Ogni uom che il vede Sogghignando insultalo, E storsero le labbra, Crollàro il capo, e dissero: Coro. In Dio confida!... Ebben Dio lo difenda: Ebben se sì gli è caro Ei salvo il renda. Recitativo, ed Aria. La tua durezza trapassommi il core: Io son colmo d'affanno. Cercai chi mi conforti in tanto duolo, Ma non trovai chi mi conforti un solo. -c( l'ò )> Guardate, e poi mi dite Se mai dolor trovate Simile al mio dolor. Dalla terra de' vivi Ei fu reciso: Ei pel delitto de* miei servi anciso. «Ma Te dalle porte » D' Inferno trarrò , »Nè il Santo inviolabile «In preda di morte «Giammai lascerò. CORO (alternato). Disserra, o Ciel, tue porte! Aprite, o Prenci, orsù Le vostre eterne soglie, Ond* entrar possa della gloria il Re. E chi è questi mai, Che della gloria è Sire? Signor possente e forte in guerra. Tue porte, o Ciel, disserra: Aprite, o Prenci, orsù Le vostre eterne soglie , Ond' entrar possa della gloria il Re. E chi è questi mai, Che della gloria è Sire? Il Dio delle Virtù. Tutti. Ah sì! che questi è della gloria il Re. Il forte, il Dio delle virtù, E della gloria il Re. I. n. i. il i. il -o( i4 )o- Recitativo. E quando, e a cui degli Angeli Fu che dicesse mai: Questi è il mio Figlio, Oggio Io ti generai? Coro. Voi l'adorate, o Angeli di Dio! Recitativo. Levasti al Cielo, e schiava La schiavitù menasti; Grazia da Te discese — Su chi T' offese — ancor. Onde abitar con gli uomini Poi piacque a Dio Signor. Coro. Iddio parlò: Tosto volarono Mille corrieri. Aria. Oh! son le vie pur belle, E amabili i sudori <{ i5 )o Di voi , o banditori Di pace c d'amistà. N'andrà fino alle stelle Di vostre voci il suon, L'estrema region Il vostro grido udrà. Recitativo. » Perchè sì alto fremono »Le nazioni e i regni, »E macchinando vanno «Vani desiri in cor? «Del mondo i Re congiurano. »E i Farisei si stanno »In contra al lor Signor, «E all'Unto del Signor. Coro. Facciansi in pezzi alfìn le sue catene; Scuotiam da noi quest' insoffribil giogo. Recitativo e Aria. Dal cielo il Re superno Si riderà de' folli, Iddio sen piglierà dileggio e scherno. Proverà questo rubello li rigor del mio flagello; Come creta si dissolve, Così in polve — lo farò. -o( 16 )o Coro. Alleluiai Alleluja! L'Onnipotente Iddio, Signore in terra: Di questo mondo il regno, ecco diviene Del Signor nostro è il regno del suo Cristo Regnerà per sempre il Re dei Re; Signor dei Signor. Alleluja. PARTE TERZA Aria. jj|||jj